mercoledì 16 settembre 2009

La decisione

Quindicesimo e ultimo giorno, ore 12:45.
L'assemblea ha deciso di firmare (52 voti a favore e 8 contrari). Non è un ottimo accordo, soprattutto per quanto riguarda il ricollocamento (da quell'orecchio l'azienda non ci sente). Abbiamo migliorato le condizioni d'uscita, sopratutto per chi verrà accompagniato alla pensione (integrazione fino al 90% dello stipendio), per gli altri 2 anni di cassa integrazione ed incentivo all'esodo di 24.000 euro per chi va in mobilità volontaria. Niente garanzie per quelli che vengono ricollocati presso la sede di Peschiera Borromeo. Bicchere mezzo pieno o mezzo vuoto?

9 commenti:

  1. capisco la relativa soddisfazione. Ma non si chiedeva la ricollocazione di tutti i dipendenti?

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  2. ci fosse stato un altro governo si sarebbe potuto fare di più
    cosi voi continuate a astenervi o votare pdl-lega, formati da industriali o da ignoranti
    chiedeteli al figlio di Bossi i soldi che guadagna 12mila euro al mese ed è stato bocciato 4 volte..chiedeteli al nano se ve li da invece di pagare le escort!

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  3. meditate su chi avete visto vicino in quei momenti, Ferrero dei comunisti, Penati per il Pd..e gli altri?
    spero che la gente mediti anche leggendo sopra..

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  4. le passerelle non sono solo politiche ma anche sindacali, qualche volta

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  5. Diciamo che é nella media, visto come é andata anche ai colleghi francesi che invece di salire su un tetto avevano bloccato i dirigenti nei loro uffici; delle fabbriche francesi interessate da questa forma di lotta, forse una sola si è parzialmente salvata, mentre negli altri casi si é riusciti solo a guadagnare una migliore indennità. Purtroppo é casì e, col passare dei mesi, forse si potrà dire che è andata anche bene, purtroppo.
    Certamente vale la pena di ragionare sul sostegno ricevuto dai politici della Destra locale e Regionale. A parte il Comune di Mesero, mi risulta che Lega e PDL della zona abbiano toppato clamorosamente e siano poi spariti a gambe levate.
    Meditate gente, meditate ... Chi predica la pace sociale ed il "siamo tutti nella stessa barca", poi dei lavoratori se ne fotte!

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  6. Non c'è piena soddisfazione, il nostro obiettivo principale era la ricollocazione degli esuberi e su quello non c'è stato niente da fare. Alcuni (otto io st) erano disposti a continuare la lotta, la maggior parte, non per codardia ma per situazioni personali e familiari che non lo consentivano, hanno votato per accettare.
    Chi non ha una famiglia da mantenere potrebbe resistere ancora (per quanto non si sa) ma gli altri devono rendere conto ai figli, alle mogli, alle banche ecc.. esso che ho votato no non so per quanto avrei potuto resistere; ho dei risparmi ma anche quelli prima o poi finiscono. Ripeto, rispetto all'inizio (nessuna integrazione per raggiungere lo stipendio e una esigua buona uscita), siamo riusciti ad ottenere qualcosa. Poco ma qualcosa. Se l'Esab fosse un'azienda italiana avremmo ottenuto molto di più ma quelli se ne fregano delle nostre leggi e del nostro governo (che sia di destra o sinistra) e lo hanno dimostrato durante la trattativa.

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  7. esportiamo i diritti sindacali nell'est europa..non si può andare avanti cosi..

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  8. decisamente direi più vuoto che pieno, certo giustamente come dite, molti cominciavano ad avere problemi e nessuno meglio di loro può capire il problema...certamente ci sarebbe voluta una maggiore solidarietà dall'esterno (e non solo politica), un'occasione persa dalle migliaia di lavoratori del comprensorio che si troveranno a breve, se già non vi si trovano, nelle vostre stesse condizioni. Comunque sia un grande plauso a tutti voi e in bocca al lupo per chi resterà. Buona serata.

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